Amici carissimi, buona Pasqua, Il Signore è risorto. E’ passato e tutti noi lo abbiamo visto nell’abbraccio di Benedetto e Francesco. Mentre pregavano ho sentite “incredibilmente attuali” le parole che disse Mosè a Giosuè quando lo invitò a prendere il suo posto e a Passare il Giordano: «Sii forte e fatti animo, perché tu entrerai con questo popolo nel paese, che il Signore ai loro padri giurò di darvi: tu gliene darai il possesso. 8 Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!».
Alla presenza di tutto il mondo, di centinaia di televisioni, quel “buon giorno” è arrivato nel cuore di tutti. Siamo stati testimoni di un alba nuova che sorge all’orizzonte, di una certezza “non ti lascerà e non ti abbandonerà” , che ci ha ricolmati di speranza. Nel volto di Francesco ho visto il risorto: un messaggio di gioia, ma incarnato in un uomo vero, un uomo felice che ci indicava, con gesti semplici e informali, un cammino non facile.
Ringraziamo il Signore perché in questi giorni “ci ardeva il cuore nel petto mentre il Santo Padre conversava con noi” e come i discepoli di Emmaus, facciamo ritorno, mettiamoci a correre, gridando il Signore è risorto….Preghiamo il Signore per noi e per la Chiesa, ma specialmente per il Santo Padre, perché continui ad essere segno di resurrezione, quando: “ il popolo che continua a guardare”…passerà dall’osanna al crocifigge.
Auguri amici della Tendopoli, questa è la Pasqua. Questa è la nostra fede. E’ l’inno pasquale alla vita! alla vita che non muore e risorge! alla vita, che illumina di speranza nuova la storia contemporanea. “Quando camminiamo senza la croce(la Pasqua) siamo mondani. Possiamo essere vescovi, preti, cardinali ma non suoi discepoli. La nostra fedeltà alla Croce, “l’opera più grande dell’amore di Dio” è la garanzia della Pasqua ".
Auguri.
P. Francesco Cordeschi