Prot. n. 2013.286
CONGREGAZIONE DELLA PASSIONE DI GESÙ CRISTO P.ZA SS. GIOVANNI E PAOLO, 13
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Il Superiore Generale
Messaggio alla Famiglia Passionista per la Festa di San Paolo della Croce 19 Ottobre 2013
Cari Fratelli, Sorelle e Amici della Famiglia Passionista,
Buona Festa a tutti!

Vi scrivo perché sappiate che vi porto tutti nei miei pensieri e nelle mie preghiere ora che celebriamo la festa del nostro Padre e Fondatore, S. Paolo della Croce. Nel celebrare questa festa, ringraziamo Dio per il dono di Paolo Danei, che nel contemplate la Croce e Passione di Gesù sentì l’ispirazione a fare esperienza e a dar valore all’amore misericordioso di Dio per lui e per tutta l’umanità.

Ancora oggi, noi che viviamo nella Famiglia Passionista, continuiamo a trarre la nostra ispirazione da Paolo della Croce quando facciamo il voto di mantener viva e promuovere la Memoria della Passione di Gesù come “la più grande e stupenda opera dell’amore di Dio”. Questo si traduce nella nostra missione di “predicare il Vangelo della Passione con la nostra vita e apostolato” (Cost. 2), così come nel nostro ministero di preghiera e di riconciliazione.
In questo contesto, vorrei condividere con voi la seguente riflessione del Papa Emerito Benedetto XVI sulla teologia della Croce dell’Apostolo San Paolo:
San Paolo ha offerto una mirabile sintesi della teologia della Croce nella seconda Lettera ai Corinzi (5,14-21), dove tutto è racchiuso tra due affermazioni fondamentali: da una parte Cristo, che Dio ha trattato da peccato in nostro favore (v. 21), è morto per tutti (v. 14); dall'altra, Dio ci ha riconciliati con sé, non imputando a noi le nostre colpe (vv. 18-20). E’ da questo “ministero della riconciliazione” che ogni schiavitù è ormai riscattata (cfr 1 Cor 6,20;7,23).
Qui appare come tutto questo sia rilevante per la nostra vita. Anche noi dobbiamo entrare in questo “ministero della riconciliazione”, che suppone sempre la rinuncia alla propria superiorità e la scelta della stoltezza dell’amore. San Paolo ha rinunciato alla propria vita donando totalmente se stesso per il ministero della riconciliazione, della Croce che è salvezza per tutti noi. E questo dobbiamo saper fare anche noi: possiamo trovare la nostra forza proprio nell’umiltà dell’amore e la nostra saggezza nella debolezza di rinunciare per entrare così nella forza di Dio. Noi tutti dobbiamo formare la nostra vita su questa vera saggezza: non vivere per noi stessi, ma vivere nella fede in quel Dio del quale tutti possiamo dire: “Mi ha amato e ha dato se stesso per me”.
Preghiamo per aver la grazia di esser testimoni dell’amore misericordioso di Dio e di essere agenti di riconciliazione e pace nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie e nella nostra società.
Per intercessione di San Paolo della Croce, possa la nostra Congregazione esser benedetta con un gran numero di compagni – sia religiosi che laici – che possano trarre ispirazione e guidare altri a trovare la vita e la speranza nella Passione di Gesù.
“Che la Passione di Gesù sia sempre nei nostri cuori”.
Fraternamente,