Partita ufficialmente martedì pomeriggio con il tradizionale benvenuto ai ragazzi di padre Francesco Cordeschi, la #Virtualtend, chiuderà i battenti domani mattina in presenza al Santuario di San Gabriele. La manifestazione, che per via delle disposizioni legate al Coronavirus è stata virtuale fino ad oggi, ha visto comunque la partecipazione a distanza di centinaia di giovani collegati da molte regioni italiane.
“Amici della Tendopoli, il Corona virus ci ha impedito di piantare le tende all’ombra del Santuario di San Gabriele” ha detto padre Francesco Cordeschi, ideatore e anima della Tendopoli, ai ragazzi “ma non riesce a fermare il nostro desiderio di esserci, di incontrarci per vederci e sentirci, non dentro le tende piantate, ma dentro tende vissute nella precarietà ed essenzialità che il Coronavirus ha fortemente messo in evidenza. La precarietà e l’essenzialità ragazzi” ha proseguito padre Cordeschi “educano alla libertà intesa non come accondiscendenza ai miei gusti, ma come tensione a vivere la verità del cuore”. Padre Cordeschi ha poi parlato ai tendopolisti dell’importanza della preghiera, dicendo loro che “pregare è mettere Dio nel tempo. La preghiera è l’aria della tenda. E voi ragazzi che siete gli ultimi ad entrare nella stanza di questo mondo” ha concluso “non adattatevi all’aria inquinata, ma uscite, aprite e abitate la tenda”.
La #Virtualtend è entrata nel vivo a partire da mercoledì mattina con la relazione “La tenda si vive” curata da padre Cordeschi, che ha spiegato ai giovani come “l’essere chiusi dentro un appartamento nei mesi scorsi ci ha fatto ancora di più apprezzare la bellezza e direi la “teologia” di abitare in una tenda. Abbiamo scoperto, prigionieri di quattro mura, che non siamo fatti per essere imprigionati nel tempo. E ci siamo accorti che vivere la tenda è uno stile di vita, dove il mondo e la storia acquistano un altro significato, un altro colore, un altro valore.Abbiamo sperimentato con il Corona virus, che la vita stessa, con i successi e gli insuccessi, con le gioie e con i dolori, è una tenda da portare sulle spalle. La percezione della finitezza e relatività della vita, che le raccapriccianti immagini di morte quotidianamente ci hanno regalato, ha reso evidente che la vera abitazione dell’uomo non è una casa, ma è la tenda”.
I ragazzi si sono poi “incontrati” virtualmente negli atelier dei gruppi, per discutere e confrontarsi sul tema della relazione affrontato e poi hanno aperto il Contest “La tenda si vive”, all’interno del quale decine di ragazzi hanno dato sfogo alla propria creatività con foto, video e meme simpatici lanciati sui social con l’hashtag #Virtualtend. Stasera alle ore 21.00 l’adorazione eucaristica in diretta dal Santuario passionista del Beato Bernardo di Moricone, in provincia di Roma, prenderà il posto della tradizionale via Crucis sul piazzale del Santuario. Seguirà la chiusura del Contest.
Domani la #Virtualtend chiuderà i battenti con la Santa Messa in presenza alle ore 11.30 sotto una tenda, posizionata all’aperto, nei giardini sul retro del Santuario di San Gabriele. E poi alle 12.30 la premiazione trasmessa, in diretta Facebook e YouTube, dei vincitori del Contest che hanno ottenuto più “like”.
Potete seguire la Tendopoli on line sul sito www.tendopoli.it e sui canali social Facebook (Tendopoli di San Gabriele Ets) e Instagram (tendopoli.sangabriele), digitando l’hashtag ufficiale: #Virtualtend.