Intervista a Sua Em.za Josè Saraiva Martins.
T: Nell’omelia ci ha detto che la famiglia è una fatica. Ma ha senso oggi questa fatica?
Ogni fatica se si prende alla luce della fede ha senso. Dire che la famiglia è fatica equivale a dire che la famiglia è un luogo in cui per crescere ci vuole sempre uno sforzo, una fatica. Ci sono molti tipi di fatica, questa diciamo è una fatica di tipo spirituale, una crescita non gratuita. Bisogna sempre fare uno sforzo perché il protagonista di questo sforzo è un essere umano, e una persona che non si sforza non cresce ma non vive nemmeno. Questo è il motto della tendopoli una famiglia nel deserto, nella fatica ma in un senso positivo di crescita, di raggiungere la pienezza come creature divine.
T: Che invito lascia ai ragazzi che torneranno a casa?
Il mio invito è molto semplice: che siano sempre ragazzi, che si mantengano sempre giovani. La gioventù non è solo un fatto anagrafico ma una questione di spirito. Essere giovani vuol dire avere ideali, avere entusiasmo. Dobbiamo quindi rimanere giovani durante tutto l’arco della vita perché nel battesimo abbiamo ricevuto la giovinezza dello spirito.