“Vieni Signore e calma queste acque, ho bisogno di passare”
“Passare” significa dire a gran voce: “io ci sono e ci credo”. Non è una formalità ma vuol dire prendersi una responsabilità, mettersi in cammino. Il 14 e 15 aprile 10 tendopolisti hanno deciso di compiere questo passo nel luogo più caro a questo movimento: Il santuario di San Gabriele dell’Addolorata
Le Sentinelle: Arianna Golia, Marianna Rotondo, Victoria Pompei, Monica Lupi, Simone Cappelletti, Lucia Salvoni, Andrea Salvatori e Federica Forte hanno assunto un compito importante: vegliare e pregare.
I Testimoni: Francesca Dispoto e Francesco Saltari oltre ad essere sentinelle dovranno essere la forza della Tendopoli ed invitare i giovani a farne parte.
“Giovani, volete passare dall’entusiasmo del Tabor alla vigilante attesa del Getsemani?” “Si, lo voglio”.
Questo è il momento in cui, buttate sul letto della nostra stanza, scorrendo le immagini della galleria, facciamo un tuffo nel passato fino ad arrivare all’estate del Tabor 2014: il nostro grande inizio. Un’esperienza che rimarrà dentro di noi per sempre per la sua autenticità. Siamo cambiate, siamo cresciute e abbiamo scelto di continuare il cammino mettendoci in gioco: provando, sperimentando, cadendo.
“Se metterci la faccia era l’appartenenza, metterci la mano è la testimonianza”.
Ed eccoci qui, non dimenticando il sostegno del nostro gruppo, nello spingerci a fare il passaggio a sentinelle.
Una scelta importante che ci ha permesso di prendere consapevolezza di ciò che, anche se siamo giovani, possiamo fare.
Oggi ci siamo assunte la responsabilità non di brillare ma di illuminare, di non avere paura del buio che ci circonda e di essere vigili e attente a non far finire l’olio che deve alimentare la nostra luce. Ci impegniamo a mantenerla sempre accesa, in modo da poter vegliare sul nostro gruppo tend grazie al quale potremo accendere altri cuori e testimoniare così la realtà della tendopoli.
È ora di vegliare!
Ari&Mari
Tutte le cose belle iniziano sempre quando meno te lo aspetti e per me la Tendopoli è stato uno di questi momenti. Ormai ben 6 anni fa, grazie alla testimonianza di Annalisa, una ragazza del mio stesso paese, ho iniziato il mio cammino di fede che, durante questo weekend, mi ha portata a decidere di mettere sopra le mie spalle una responsabilità ulteriore e di portare avanti questo splendido percorso.
Ho deciso di diventare una sentinella e quindi ho il compito di vigilare sul gruppo Tend della mia piccola ma grande realtà che piano piano sta riuscendo sempre di più ad ingrandirsi. Ho il dovere di testimoniare la presenza di Dio nella mia vita quotidiana tramite la preghiera e il dialogo con gli altri.
Mi sento come un supereroe con un grande potere, quello dello Spirito Santo, che ha come obiettivo quello di testimoniare agli altri che brancolano nel buio come è bello stare nella luce e sentirsi sempre al sicuro da tutto e da tutti. In questi due giorni la gioia che ho sentito nel mio cuore l’ho condivisa con altre persone che mi hanno fatto capire di non essere sola ma che, semplicemente stringendoci per mano, tutto il nostro potere si moltiplica ed è tutto più semplice.
Ringrazierò sempre Dio per avermi dato la possibilità di arrivare a Lui tramite questo cammino e di avermi mostrato cosa veramente vuol dire la parola AMORE
Monica
Trascorrere due giorni a San Gabriele dell’Addolorata, è come “tornare a casa” per noi tendopolisti, rappresenta un ritorno nei luoghi che caratterizzano la nostra spiritualità, dove si rivedono volti amici e si prende un po’ di tempo per sé, per la crescita della propria fede.
“Guarda,Tocca,Metti” sono stati i tre verbi imperativi che ci hanno accompagnato nei due giorni del nostro ritiro.
Alcuni di noi hanno potuto “toccare” con mano la concretezza del passaggio del Cedron, abbiamo potuto “guardare” il cambiamento dall’essere sentinella all’essere Testimone, fase di maturità della fede, divenendo così grandi, Testimoni attivi del vivere la Tenda. Così facendo “metteremo” un segno tangibile della realtà della tendopoli nelle nostre parrocchie.
Francesca