CITTÀ DEL VATICANO – «Che il Signore l’accolga e perdoni chi l’ha portata a questo punto». È il primo commento ufficiale del Vaticano alla morte di Eluana Englaro.
IL MINISTRO DEL VATICANO – «Prima di tutto la raccomandiamo al Signore – ha detto il presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari, cardinale Javier Lozano Barragan – preghiamo per lei e chiediamo perdono al Signore per tutto quello che le hanno fatto». Il cardinale ha poi precisato che «occorre vedere in che circostanze è avvenuto il decesso, se per colpa della sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione o per cause diverse».
Barragan ha comunque escluso che questo possa condurre ad una «scomunica» automatica per quanti l’abbiano aiutata a morire, come ventilato dal segretario per per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, mons. Albert Malcolm Ranjith. «Non è nel codice di diritto canonico – ha affermato Barragan – che non esclude, neanche in questi casi, la possibilità del pentimento e della riconciliazione». «Quello che ci resta ora è raccomandare al Signore Eluana Englaro, affinché il Signore le apra le porte del cielo, a lei che ha sofferto tanto in terra», spiega ancora Barragan, una sorta di ministro della salute vaticano. «Il Signore le apra le sue braccia, e le porte del Paradiso – prosegue il porporato – e affidiamo alla misericordia di Dio chi ha fatto questa scelta. In questo momento – conclude Barragan – dobbiamo avere uno spirito di perdono e riconciliazione, non avviare polemiche, e continuare a promuovere il rispetto assoluto alla vita».