Terzo giorno di Tendopoli ricco di testimonianze. Oggi è stata la volta del fondatore della Tendopoli padre Francesco Cordeschi. In mattinata anche un breve intervento dell’assessore regionale alle politiche attive del lavoro, formazione e servizi sociali Paolo Gatti. Nel pomeriggio seguirà la relazione della scrittrice e attrice Sara Maestri. In serata il musical “Campioni di vita” del cantautore Giosy Cento per ricordare i giovani morti a L’Aquila.
E’ giunta al terzo giorno la XXIX edizione della Tendopoli di San Gabriele. Dopo la relazione di ieri tenuta da Alessandro Meluzzi, che ha dato il via ai lavori e alle riflessioni dei giovani presenti, oggi è stata la volta del fondatore e anima della Tendopoli padre Francesco Cordeschi che ha parlato di “ amore incatenato e amore incantato ”. «C’è differenza» ha spiegato padre Cordeschi << fra l’amore incatenato e l’amore incantato. Quando l’amore ci incatena non siamo liberi, diventiamo schiavi. L’amore incantato è l’incanto, lo stupore, la libertà. L’incantato è una persona libera, che conosce la pienezza del suo essere. La libertà è obbedire alla verità del proprio cuore. Quando una ragazza mi incanta, mi entra nel cuore. A questo punto sono pronto ad obbedirle e a crescere insieme a lei. L’amore, parafrasando uno psicanalista di inizio secolo scorso, oggi è ridotto a uno scartavetramento degli organi genitali. La cultura odierna ci ha ridotti a oggetti di consumo. E tutto questo ha effetti devastanti. Non abbiamo più il tempo e la voglia di abbracciare i bambini e non si assistono più gli anziani. E allora giovani>> è l’appello accorato di padre Francesco «ribellatevi. Oggi vengono proposte tante scorciatoie che fanno si che il nostro non sia più un amore incantato ma incatenato. Ci stanno abituando ad una cultura del sesso in cui tutto deve essere consumato subito. La Chiesa ti dice dove sta il male ma è pronta a perdonarti se sbagli. Questo tipo di cultura non ti dice dove sta il male. Ti usa, ti spreme e poi ti getta via».
In mattinata, i ragazzi hanno incontrato anche l’assessore regionale alle politiche attive del lavoro, formazione e servizi sociali Paolo Gatti, che ha parlato del servizio civile << una prospettiva allargata di orizzonti per i giovani >>. Gatti, nel suo breve intervento, ha presentato ai tendopolisti l’opportunità che la regione Abruzzo riserverà a 150 ragazzi che vorranno fare l’esperienza del servizio civile per un anno a L’Aquila nelle aree terremotate, a partire da ottobre. << Il servizio civile>> ha detto l’assessore regionale <<è un atto di solidarietà e allo stesso tempo una ricca esperienza di vita, di crescita individuale e collettiva.>>
Nel pomeriggio seguirà la relazione della scrittrice e attrice Sara Maestri, che presenterà il romanzo autobiografico “La bambina dei fiori di carta”.
In serata il cantautore Giosy Cento , che ha fondato un’associazione “I ragazzi del cielo e i ragazzi della terra” per stare vicino alle famiglie dei giovani morti tragicamente, proporrà il musical “Campioni di vita” per ricordare i giovani morti durante il terremoto a L’Aquila.
Domani mattina Sua Ecc. Mons. Bruno Forte, teologo e arcivescovo metropolita di Chieti_Vasto , parlerà ai ragazzi nuovamente dell’amore “L’amore è bello: non è vagabondo, non è balneare, non è stagionale”.
In serata la tradizionale Via Crucis del venerdì animata dai ragazzi. Una delegazione di cinquanta tendopolisti parteciperà contemporaneamente alla veglia di preghiera della Perdonanza Celestiniana all’Aquila . I tendopolisti porteranno un lume acceso dalla “Fiaccola della Speranza”, benedetta da Benedetto XVI lo scorso 12 agosto a Castel Gandolfo e portata in staffetta dai podisti di Montorio al Vomano (Te) da L’Aquila a San Gabriele martedì per l’apertura ufficiale della Tendopoli, come segno di comunione con la Perdonanza.