Carissimo/a,
Ascolta, “Gesù, udito quanto dicevano, (“Tua figlia è morta”) disse al capo della sinagoga: “Non temere, soltanto abbi fede!”. E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa e disse loro: “Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme”. Prese la mano della bambina e le disse: “Talità kum”, che significa: “Fanciulla, io ti dico: Alzati!”. E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni”. (Mt.5,32-43)
“TALITA’ KUM! Dico a te Giovane, alzati”. Con questo slogan, che sarà il tema della Tendopoli 2022, voglio invitarti all’incontro del Consiglio Pastorale della Tendopoli e dell’Associazione ETS, che si terrà a Moricone il 23 e 24 ottobre. E’ necessario condividere, in un clima di preghiera e gratitudine a Dio, lo stupore per la lunga storia condivisa insieme nella Tendopoli.
Gesù ci dice: “Non temere, soltanto abbi fede”. La pandemia, come sapete, ha creato non pochi problemi, ed anche la Tendopoli ha sofferto, non poco, questo momento difficile. Invece di dar voce a chi continua a ripetere: “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?” siamo chiamati a fidarci di più di Dio e fare di questo momento un’opportunità per crescere nella fede.
Gesù permise di entrare solo a Pietro Giacomo e Giovanni, per essere testimoni di quello che stava per fare: Il miracolo della guarigione. Noi che, non per caso, ma per un particolare disegno di Dio, siamo stati “fatti entrare” per avere ruoli particolari nella Tendopoli, dobbiamo sentire la responsabilità di testimoniare la Resurrezione avvenuta nella nostra vita.
“Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme”. Credere che la Tendopoli non è morta, come tanti vanno ripetendo da qualche tempo, ma che dorme, è ciò che dobbiamo testimoniare. Passare dal “discorrere e discutere” della delusione, all’esperienza dello spezzarsi per amore, è il metodo per far vivere la Tendopoli.
“Prese la mano della bambina”. Se con coraggio e fede avremo la forza di tendere la mano a tanti ragazzi che sembrano morti, indifferenti, noi li faremo passare dalla notte alla luce. Allontaniamo, però la tentazione di pensare di non essere capaci e di non avere i mezzi. Fidiamoci di Dio.
Papa Francesco ci supplica: “Alzatevi, non rinunciate al meglio della vostra giovinezza, non osservate la vita dal balcone. Non confondete la felicità con un divano e non passate tutta la vostra vita davanti a uno schermo. Rischiate, anche se sbaglierete. Non guardate il mondo come se foste turisti. Fatevi sentire! Scacciate le paure che vi paralizzano, per non diventare giovani mummificati. Vivete! Datevi al meglio della vita! Aprite le porte della gabbia e volate via! Per favore non andate in pensione prima del tempo”.
Amico carissimo, non io, ma il Signore ti aspetta, perché con Lui nella preghiera, dobbiamo confermarci nel cammino che ci chiama a compiere.
Ti voglio bene, prega per me.
Francesco Cordeschi