Aperti i festeggiamenti per il trentennale con l’arrivo della Fiaccola della Speranza e con l’arrivo di otto podisti da Milano. Presenti quest’anno un gruppo proveniente dal Venezuela ed un gruppo proveniente dalla Polonia. Questa mattina la prima conferenza tenuta da Alessandro Meluzzi e Armando Santarelli.
E’ ufficialmente iniziata ieri pomeriggio, con il saluto del vescovo della diocesi di Teramo-Atri Sua Ecc. Mons. Michele Seccia e del padre provinciale passionista, Piergiorgio Bartoli, la XXX edizione della Tendopoli nel Santuario di San Gabriele.<<Il mio primo pensiero da vescovo in questa diocesi – ha detto Mons. Seccia – è stato per voi tendo polisti. Era la 26° Tendopoli. E sono lieto di constatare la vostra fedeltà ad un cammino e ad un Santo che ci appartiene. Un cammino fatto con i piedi per terra e gli occhi al cielo. Vi auguro – ha concluso il vescovo – che in questi giorni possiate sperimentare la fede sintesi di tutto>>.
In serata, al termine del Tend Fest animato da Giacomo e dal gruppo di animazione Tend , è giunta la Fiaccola della Speranza portata in staffetta dai podisti di Montorio al Vomano e partita domenica da Spoleto. L’arrivo della Fiaccola, preceduta da cavalli, torce e fuochi pirotecnici ha aperto ufficialmente i festeggiamenti del trentennale, alla presenza del presidente del BIM Franco Iachetti e dei sindaci di Isola del Gran Sasso Fiore Di Giacinto e Colledara Giuseppe Di Bartolomeo e del vice sindaco di Montorio Alfredo Nibid. Ma oltre ai podisti di Montorio quest’anno in Tendopoli sono presenti anche otto podisti bergamaschi. Partiti da Milano il 17 agosto Emanuela, Andrea, Davide, Mariella, Luca, Marco, Ferruccio e Mattia, hanno percorso ben 700 km a staffetta fermandosi a Cremona, Mirandola, Faenza, San Vito di Rimini, Porto Potenza Picena e Cologna Spiaggia prima di arrivare al Santuario. Gli otto podisti, che hanno un’età compresa tra i 12 e i 52 anni, rimarranno con i ragazzi per vivere l’esperienza della Tendopoli.
Questa mattina la prima relazione “Io, esule, non ho casa: sono stato gettato via verso l’infinito” tenuta dallo psichiatra e personaggio televisivo Alessandro Meluzzi che ha dato il via ai lavori e alle riflessioni dei giovani presenti. Meluzzi ha puntato l’attenzione sulla speranza. <<La speranza è l’unica virtù capace di cambiare il passato. Si può cambiare il passato se riusciamo a superare i nostri limiti. Gesù, nel suo tempo, è riuscito a mettere in discussione tutto, ha sovvertito tutte le regole: stava con i pubblicani, andava a mangiare con le prostitute ed altro. Era il massimo dell’accoglienza pur se sovversivo. Ma bisogna essere accoglienti non con gli amici, ma con il diverso, con ciò che per me è ostile. E’ molto difficile sentire fratello qualcuno che sembra lontano, straniero se non percepisco la paternità se non sento di essere figlio di un unico Padre. Quando vedo che qualcuno ci è ostile, se mi fermo un attimo a pensare che lui cerca come me la gioia, la tenerezza, è impossibile non identificarmi e sentirlo fratello. In questo il cristiano deve essere sovversivo, il cristiano è colui che porta la croce sulle spalle e non come bandiera>>. Meluzzi ha poi parlato di nostalgia che ci rende estranei a noi stessi anche quando ci sentiamo amati, soddisfatti. <<E’ un’inquietudine che fa parte della natura dell’uomo che vive in un mondo imperfetto ed è chiamato da Gesù ad “essere perfetti come perfetto è il Padre mio”. Questa è una tensione dell’uomo, che fa parte della condizione umana. Il mondo è imperfetto e questo rende il nostro cammino dinamico>>.
L’intervento del teologo Armando Santarelli “Ospite e straniero sul monte Athos”ha chiuso i lavori della mattinata. Santarelli ha raccontato della sua esperienza sul Monte Athos, <<un luogo di celeste bellezza, privo di automobili, elettricità, radio, televisione. Un’oasi spirituale – come la definisce anche nel suo libro “La montagna di Dio” (edizioni Rubbettino) che ha riscosso un notevole successo – ancora misteriosa e affascinante, dove una comunità monastica sopravvissuta al primitivo cristianesimo orientale trascorre la vita nell’ascesi e nella preghiera>>. In serata il Tend fest con Anima Ctonia Project e il gruppo di animazione della Tendopoli.
Domani la relazione del teologo passionista Roberto Cecconi “Gesù, il Signore, forestiero e ospite con noi”, mentre nel pomeriggio l’incontro e la testimonianza con il giornalista Paolo Brosio, che da ieri pomeriggio sta vivendo con i ragazzi l’esperienza della Tendopoli.
Presenti quest’anno in Tendopoli, come da tradizione un gruppo di venezuelani che da sedici anni ormai si gemellano con la Tendopoli italiana. In Venezuela, infatti, in febbraio si tiene la Tendopoli venezuelana. E presenti per la prima volta un gruppo di polacchi. 44 giovani ragazzi, accompagnati da padre Marius, padre Daniel e padre Lucas, tre giovanissimi padri passionisti, sono arrivati nel tardo pomeriggio di ieri da Varsavia. <<Il nostro vescovo – ha spiegato padre Marius – in visita al santuario di San Gabriele è rimasto colpito dalla spiritualità di San Gabriele e così ha pensato di organizzare questo gemellaggio, vista anche la presenza di una cappella dedicata a San Gabriele a Varsavia>>.
La Tendopoli potrà essere seguita quotidianamente anche on line, attraverso il sito internet www.tendopoli.it.