Le parole di don Valentino Salvoldi
Domanda: Visto che al giorno d’oggi le voci che arrivano ad un giovane sono tante, tantissime, e spesso contraddittorie, come è possibile riuscire a captare quella giusta, e a distinguerla da tutte le altre?
Risposta: Abbiamo detto che la morale cristiana consiste nello scoprire la tua vocazione ad essere un’unica realtà in Cristo, e a portare frutti d’amore per la vita del mondo… quindi evidentemente in questo contesto a te (cristiano, n.d.r.) viene richiesto di far silenzio; ecco allora l’immagine del tuaregh che ho dato (nella relazione della mattina, n.d.r.)… fa silenzio, scopri chi sei, come l’immagine di quel Al Mustafà, che per dodici anni fa silenzio. Quindi se vuoi che i ragazzi siano in gamba, invitali veramente a far silenzio, quei silenzi interiori per fare posto a Dio.
La povertà, svuotare te stesso in modo che la tua ricchezza sia per gli altri. Imparare la comunicatività, ma per imparare la comunicatività devi avere un maestro, quindi se tu sei un educatore punta su queste cose essenziali: silenzio per pregare, per ascoltarti; povertà per accettare il discorso della montagna (le beatitudini, n.d.r.), e la comunicatività. Fai un’esperienza forte e portala anche agli altri… io penso che se voi, di tutti i nostri discorsi, riuscite a concentrare queste tre immagini, facilitereste anche i vostri ragazzi a far dei progressi, in modo tale che vadano a casa con tre immagini forti.