Le parole dell’attore, interprete di Barabba nel film “The Passion” di Mel Gibson
«Nella sfortuna di non essermi cresimato ho avuto la fortuna di farlo da uomo, dopo aver avuto la fortuna di fare un film con il più grande regista del mondo, non parlo di Gibson, ma di Gesù. E’ bellissimo capire di stare per diventare soldato dal Signore. E’ la bellezza del completamento del cammino cristiano. Ho provato ebbrezza e felicità. Voi ragazzi, invece, avete avuto la fortuna di incontrarlo prima e soprattutto di condividerlo. Vivere un cammino di fede insieme è bellissimo. Voi siete qui insieme e avete la fortuna di avere qualcuno che vi affianca, vi sostiene.» Con queste parole ha esordito l’attore Pedro Sarubbi parlando ai tendopolisti.
Sarubbi, che nel film “The passion” di Gibson ha interpretato il ruolo di Barabba, ha raccontato ai ragazzi di come «quel Gesù» che ha incontrato durante le riprese del film lo abbia cambiato dentro. «Ero stato contattato come attore per il film di Gibson» ha raccontato Sarubbi «Mi sarebbe piaciuto interpretare l’apostolo Pietro, ma Gibson aveva pensato a Barabba, l’essere spregevole che tutti rifiutano, eccetto Gesù. Dopo aver insistito per Pietro, accetto ma chiedo a Gibson di darmi almeno una piccola parte e non semplicemente dire “Gh” (scena in cui Barabba è afferrato per la gola, n.d.r.). Ma non c’è nulla da fare. Riprovo la parte per due settimane, fino a quando non arriva l’incontro con l’attore che interpretava Cristo. Lui è di fronte a me, sotto la pioggia, scalzo e incatenato per sette-otto ore di seguito, eppure non si lamenta come invece continuo a fare io. Per me diventa un esempio educativo. Da quel momento ho un risveglio professionale e decido di impegnarmi per entrare nella parte. Continuo a provare e riprovare la scena con un approccio diverso fino al momento in cui liberato devo scendere dal Sinedrio e guardare Gesù. Mi giro ed incrocio per due lunghi minuti gli occhi di Gesù. Tutte le comparse e gli attori si azzittiscono e restano immobili. In quel momento, attraverso lo sguardo di un uomo ho sentito la chiamata di un Gesù addolorato per la mia condizione di uomo basso aperto alla sfida e ho scorto la mia piccolezza e le grandezza di un Dio che mi ha amato da sempre. Ma mi chiedevo perché fosse capitato a me, peccatore e cosa volesse il Signore».
È stato il successivo incontro di Sarubbi con un sacerdote a fargli dare attenzione «a quello sguardo» Il cammino di conversione è stato lungo. Sarubbi si è battezzato e si è sposato con la sua compagna, ma non riusciva ad avere figli. «Mi sono così affidato alla preghiera del Gesù» ha continuato «che mi aveva convertito. Un giorno mentre pregavo ho avuto la consapevolezza del si. Dopo quindici giorni mia moglie ha saputo di essere incinta ed ho avuto una bellissima bambina bionda e ricciolina.». Oggi Pedro Sarubbi è padre di quattro figli.